La nostra valutazione
Per questa recensione ho potuto provare il modello MacBook M2 PRO da 16ā³ per qualche settimana, potendo toccare con mano il livello prestazionale strepitoso raggiunto dagli ormai maturi chip proprietari di Apple: gli Apple Silicon M2.
Il primo ragionamento che vorrei però farti, ĆØ quello sulle dimensioni: premettendo che la scocca ĆØ pressochĆ© identica al precedente modello di MacBook Pro, trovo che la versione da 16 pollici sia quella che abbia più senso acquistare, trattandosi di un portatile a prestazioni elevate che ha nel suo display retina uno dei pezzi forti del repertorio. Per dimensioni e āpolliciaggiā minori, legati ad un tipo di mobilitĆ ed utilizzo differenti, guarderei ad altri notebook sempre di casa Apple, magari un bel MacBook Air, del quale ti ho giĆ parlato nella mia guida dedicata: āRecensione MacBook Air M2ā.
Detto questo, come ti anticipavo, MacBook Pro M2 esteriormente ĆØ quasi indistinguibile dal suo predecessore con il chip M1: Apple ripropone le sue linee estetiche moderne, pulite e addolcite, lasciando la maggior parte dei miglioramenti sotto il cofano. Il MacBook Pro M2 PRO offre il 15% in più di transistor e capacitĆ prestazionale rispetto al predecessore, ma raggiunge lāapice della categoria per quel che riguarda lāautonomia.
Ad accompagnare il tutto vi ĆØ un comparto audio ulteriormente migliorato, che rende questo MacBook Pro M2 Pro lāideale oltre al resto, anche per gli appassionati di film e serie tv in 4k.
Scheda tecnica
- Processore: Apple Silicon M2 con CPU 12 core e GPU 19 core, Neural Engine 16 core, 200 GBps di banda di memoria, 16/32 GB di memoria condivisa LPDDR5 per M2 Pro, CPU 12 core e GPU 39 core Neural Engine 16 core, 400 GBps di banda di memoria, 32/64/96 GB di memoria condivisa LPDDR5 per M2 Max
- Display: Liquid Retina XDR, Contrasto 1.000.000:1, LuminositĆ XDR: 1000 nit costanti (a tutto schermo), 1600 nit di picco (solo contenuti HDR), LuminositĆ SDR 500 nit, 1 miliardo di colori, gamma cromatica (P3), Tecnologia True Tone, ProMotion sino a 120 Hz
- Archiviazione: 512 GB, 1, 2, 4, 8 TB
- ConnettivitĆ e porte: Wi-Fi 6E (802.11ax), Bluetooth 5.3, Porta HDMI fino a 8K a 60Hz o 4K a 240Hz, Porta MagSafe 3, Tre porte Thunderbolt 4 (USBāC) a 40 Gbps
- Audio: jack da 3,5mm, sistema audio a sei altoparlanti hiāfi con woofer forceācancelling, tre microfoni in array
- Autonomia: fino a 18 ore di riproduzione film nellāapp Apple TV, Fino a 12 ore di navigazione web in wireless, batteria ai polimeri di litio da 70 wattora, ricarica rapida sino a 96 W per la versione a 14ā³; fino a 22 ore di riproduzione film nellāapp Apple TV, Fino a 15 ore di navigazione web in wireless, batteria ai polimeri di litio da 100 wattora, ricarica rapida sino a 140 W per quel che riguarda la versione da 16ā³
- Dimensioni e peso: 31,26 x 22,12 x 1,55 cm, 1,60 kg (M2 Pro) 1,63 kg (M2 Max) in versione 14ā³; 35,57 x 24,81 x 1,68 cm, 2,15 kg (M2 Pro) 2,16 kg (M2 Max) per la versione da 16ā³.
FunzionalitĆ
La prova del nuovo MacBook Pro M2 in versione Pro da 16Ⳡmi ha impressionato per la bontà prestazionale di tutto il sistema, anche in mobilità e lontano da una presa di corrente: nonostante le dimensioni compatte, ma comunque generose dato che 16Ⳡdi schermo si fanno sentire, puoi considerare questo portatile come la più potente alternativa mobile ad un PC fisso professionale.
La resa cromatica del display e soprattutto il comparto audio compatibile con ogni standard di audio 3D e Dolby Atmos, potrebbero invogliare i più ad utilizzarlo come media principale per fruire ovunque di contenuti in streaming 4k alla massima qualitĆ di visione, non solo per lavorarci o giocarci, ed ĆØ forse questo il più grande pregio della dimensione da 16ā³, ovvero la sua versatilitĆ totale senza alcun compromesso.
Ho particolarmente apprezzato la qualità costruttiva globale, sempre molto alta, ma che su mezzi di questa potenza e dimensioni risulta sempre particolarmente impressionante per cura e dettaglio: non mi stancherò mai di dirti quanto sia importante la qualità di assemblaggio e di materiali per un portatile da studio e lavoro professionale, assolutamente non secondaria rispetto a prestazioni e display.

Nuovi Chip
Il nuovo Apple Silicon M2 ĆØ un chip proprietario Apple assolutamente maturo, che raccoglie tutto ciò che di buono e rivoluzionario ĆØ stato fatto con il predecessore M1 (quello che, per intenderci, segnò lāabbandono da parte di Apple dei processori Intel per intraprendere lāavventura con i propri mezzi) e lo porta al pieno sviluppo: una gradevole maturitĆ che si riscontra sia nellāaumento prestazionale grazie al 15% di transistor in più rispetto ad M1, sia nella gestione a più livelli dei core, fondamentale per allungare sensibilmente lāautonomia del MacBook Pro.
Se la vera rivoluzione in casa Apple avverrĆ il prossimo anno con lāavvento dei processori M3 a 3 nanometri, questo M2 rappresenta una certezza evolutiva collaudata, un plateau di potenza ed autonomia che ti farĆ dormire sonni tranquilli per gli anni a venire.
M2 PRO
La versione M2 PRO del chip di Apple, quella utilizzata nella mia prova, ĆØ di fatto un chip M2 āpompatoā nella banda di memoria a 200GBps rispetto allāM2 āliscioā, oltre ad avere un margine migliore per il neural engine e nei 19 core della GPU. Tutto ciò si traduce in una più rapida, ma al contempo più efficiente e meno energivora, renderizzazione delle animazioni con i principali tool professionali di riferimento: ho potuto commisurare un 20% di tempo in meno per lāelaborazione di immagini con Photoshop, ad esempio.
Si tratta di un buon compromesso per migliorare significativamente la propria produttivitĆ creativa e professionale in movimento.
M2 MAX
Il nuovo MacBook Pro è disponibile anche in una versione ulteriormente potenziata nel processore e nella memoria condivisa: si tratta della versione M2 MAX che offre una cpu a 12 Core, accompagnata però da una GPU con ben 38 core ed una banda di 400 GBps, (il doppio rispetto alla versione M2 PRO), consentendo a questa autentica bestia prestazionale la possibilità di renderizzare e sviluppare animazioni 3D corpose in piena mobilità , come se fossi seduto nel tuo studio.
Lāelaborazione complessa di foto di grandi dimensioni o video in 4k non sarĆ mai problema con tutta quella potenza di calcolo a disposizione.
Hardware
Oltre al processore M2 di cui ti ho giĆ parlato, non ci sono grosse novitĆ sul piano hardware rispetto al modello precedente: la ram LPDDR5 la conosci giĆ , le qualitĆ delle memorie di archiviazione SSD pure.
Trovo giusto soffermarmi sullāottimo lavoro svolto da Apple per migliorare una comparto che solitamente viene sacrificato dai produttori di notebook: sto parlando dellāaudio e struttura degli altoparlanti.
Il MacBook Pro M2 ha 6 altoparlanti ad alta definizione che si accompagnano a 4 woofer force-cancelling ad ottimizzare un audio spaziale di gran qualitĆ , il migliore per quel che riguarda qualunque portatile che abbia mai provato negli ultimi 5 anni. Solitamente sono gimmick e feature messe un poā a caso e con paroloni per fare marketing, avevo lo stesso pregiudizio, ma stavolta Apple mi ha smentito e stupefatto: complimenti e giù il cappello.
Display
Oltre al processore, il pezzo forte del MacBook Pro M2 ĆØ sicuramente il suo display retina, come del resto lo era per i predecessori. Il Liquid Retina XDR ĆØ un pannello da 120hz con la miglior resa cromatica e luminositĆ per un portatile: la qualitĆ visiva ĆØ del tutto assimilabile a quella di un buon televisore LED da 55ā³, sia per densitĆ dei pixel che per luminositĆ di picco con HDR, con la longevitĆ dei LED e senza paura di effetti burn in di OLED di media qualitĆ .
I 120hz rendono lāesperienza di visione e di utilizzo estremamente vivida e fluida, riuscendo a compiacermi ad ogni utilizzo. Grazie alla presenza delle porte thunderbolt compatibili con display port, ĆØ possibile collegare fino a 2 monitor esterni aggiuntivi, che diventano 4 nella versione M2Max: letteralmente uno studio portatile.
Autonomia
Il MacBook Pro M2Pro da 16ā³, da me utilizzato per questa recensione, dovrebbe garantire da specifiche Apple fino a 22 ore di riproduzione film nellāapp Apple TV, tuttavia avendolo utilizzato con una luminositĆ piuttosto sparata posso dirti di aver fatto circa 18 ore di riproduzione con una singola carica: un risultato sbalorditivo. GiĆ il precedente chip M1 si era dimostrato particolarmente adattivo e attento ai consumi, questo M2Pro compie il passo in più, completandosi con una feature divenuta per me imprescindibile: la ricarica rapida fino a 140W, fondamentale per noi vagabondi informatici che ci portiamo appresso il nostro notebook praticamente ovunque per tutta la giornata.
Software
Lāunica nota negativa della recensione arriva parlando di software, ma occorre fare una premessa e cioĆØ che il MacBook Pro M2 nasce come un notebook ad alte prestazioni che meglio si esprime nel ciclo produttivo di creator grafici, videomaker e via dicendo.
Vien da sĆ© che questo uso professionale dipende da software e programmi diversi, che non sempre sono ottimizzati per lavorare nativamente con lāarchitettura del chip Apple. Questo perchĆ© molte software house si concentrano sullāottimizzazione di utilizzo con Windows e sebbene i più famosi applicativi grafici supportino pienamente le potenzialitĆ dellāApple Silicon M2, ĆØ pur sempre vero che potresti essere obbligato ad utilizzare un software che magari gira bene sul tuo MacBook Pro M2, ma non sfruttando a pieno tutta la potenza del processore stesso.
Questo ĆØ un ācollo di bottiglia softwareā che Apple sta cercando di risolvere da anni, ma che spinge comunque ad un ulteriore dubbio o riflessione lāacquirente indeciso su quale ecosistema adottare.

Design e qualitĆ dei materiali
Nel campo del design, della qualitĆ costruttiva, di assemblaggio e scelta materiali, Apple ĆØ sempre la prima della classe. Personalmente amo lāuso sapiente di alluminio riciclato nella scocca, cosƬ come adoro la sensazione premium che si ha nellāutilizzare la tastiera di questo MacBook Pro M2Pro.
Il trackpad ĆØ sempre il solito di casa Apple, che forse potrebbe migliorare nellāimplementazione software di più scorciatoie, feeling e gesture. Continuo a trovare gradevole il notch centrale sullo schermo, che richiama il look and feel di iPhone.
Avrei preferito qualche colorazione in più, in stile nuovo iMac, ma sicuramente qui entra in gioco la diversificazione del pubblico a cui ci si riferisce.
MacBook Pro M2 tipologie di utilizzo più adatte
Come avrai capito dalle precedenti considerazioni, le due versioni di chip M2Pro ed M2Max montate sui nuovi MacBook Pro si rivolgono a due differenti tipologie di utente finale: la versione M2Pro si rivolge sia a chi cerca un affidabile portatile da lavoro professionale con prestazioni elevate in ambito di applicativi di rendering grafico e video, ma anche allāutente medio che non intende spremere al massimo la potenza del nuovo chip Apple pur volendo godere appieno della fruizione di film e serie tv in 4K ovunque si trovi.
Di fatto il MacBook Pro in versione M2Pro ĆØ un tuttofare ad alte prestazioni, autonomia impareggiabile e qualitĆ visiva in grado di accontentare chiunque.
Il fratello maggiore invece, il MacBook Pro con chip M2Max si rivolge ad un pubblico altamente professionalizzato, che cerca lāapice prestazionale senza nessun compromesso, grazie allāarchitettura mostruosamente potente della sua GPU integrata e memoria condivisa. Un vero e proprio studio mobile in cui massimizzare il proprio flusso creativo e produttivo, in ogni situazione e di fronte a qualsiasi esigenza dāutilizzo: il top in assoluto, ma non alla portata di tutti.
Conclusioni
Il MacBook Pro M2 mi ha impressionato positivamente e rappresenta senza dubbio il notebook ideale per chiunque abbia a disposizione un budget di un certo tipo: non ci sono punti deboli e non cāĆØ bisogno di fare alcun compromesso date le prestazioni, lāautonomia sbalorditiva e la straordinarietĆ del display.
Tenderei a sconsigliare la versione da 14ā³ dato che allāinterno del listino Apple sono presenti soluzioni portatili che hanno più senso per chi cerca dimensioni ridotte, (ma questo ĆØ un punto molto soggettivo).
Se stai cercando il portatile definitivo in grado di accompagnarti per i prossimi anni, questo è quello giusto: non sarà un upgrade vitale se sei già possessore di un MacBook Pro M1, ma se vieni da un modello più datato resterai sbalordito dal grande passo in avanti e da ciò che può darti questa macchina!